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Mangiare senza glutine fa bene o è solo una moda passeggera? Fra tutte le diete moderne, spicca quella senza glutine, sempre più diffusa anche tra chi non ha specifiche esigenze di salute. Ma siamo sicuri che i cereali abbiano colpe nel girovita più di quanto non ne abbiamo noi davanti al frigo aperto alle tre del mattino? Parleremo in questo articolo di mito o realtà, se mangiare senza glutine fa davvero dimagrire e se fa bene ugualmente alla salute senza la presenza di patologie.

Mangiare senza glutine: mito o realtà salutista?

Cominciamo col dire che eliminare il glutine è fondamentale per chi soffre di celiachia, un disturbo autoimmune che trasforma anche un piccolo tozzo di pane in un pericolo. In questi casi, il glutine provoca danni ai villi intestinali, portando a problemi di assorbimento dei nutrienti e una lista spaventosa di sintomi.

Qualcosa di molto simile si osserva in alcune persone con sensibilità al glutine non celiaca, anche se la ricerca è ancora in corso per chiarire se sia una vera condizione medica o un nome di fantasia per giustificare la selettività alimentare. Lasciamo ai ricercatori il compito di svelare questo mistero arcano, mentre noi passiamo a discutere del perché qualcuno senza intolleranza al glutine pratichi questa dieta.

Molti sperano in una miracolosa perdita di peso abbandonando il glutine, ma attenzione: il problema è nelle proporzioni. Di seguito vedremo come questa dieta possa essere un’arma a doppio taglio per la bilancia.

Dimagrire senza glutine: un’illusione di leggerezza

La convinzione che mangiare senza glutine sia una scorciatoia verso la silhouette perfetta è diffusa, ma ahimè, errata. Certo, molti perdono peso all’inizio: eliminare certe delizie lievitate spesso significa tagliare le calorie.

Torte, biscotti, e pizze spariscono, almeno momentaneamente, e la pancia ringrazia. Ma non cantiamo vittoria troppo presto. Man mano che sostituiamo quegli alleati calorici con altri cereali senza glutine, potremmo causare una nuova ripresa di peso. Nessuna polenta magicamente ipocalorica ci salverà se abbondiamo.

L’essenza di ogni miglioramento fisico rimane nella moderazione e nel mantenere uno stile di vita attivo. Come vedremo nel prossimo paragrafo, ci sono anche altri aspetti da considerare, non solo quelli riflessi nello specchio, ma anche quelli microscopici dentro di noi.

Salute intestinale e il vero costo del senza glutine

Mangiare senza glutine senza necessità medica può rivelarsi un boomerang per il corpo. La rinuncia prolungata ai grani contenenti glutine può portarci verso squilibri nutrizionali. I cereali integrali, fonte primordiale di fibre, vengono a mancare, e l’intestino inizia a insorgere: la flora intestinale soffre e possono insorgere disbiosi. Anche vitamine e sali minerali non abbondano nei menù senza glutine; quindi, pensarci due volte prima di eliminare dei gruppi alimentari senza l’assistenza di uno specialista.

Siccome ci sono prodotti confezionati senza glutine che sono spesso pronti per approfittare della nostra credulità, bisogna stare attenti agli additivi alimentari che li fanno sembrare un’opzione salutare.

Insomma, il percorso senza glutine richiede riflessione e consapevolezza: non tutte le strade portano a una vita sana, ma la conoscenza e il consiglio di un esperto possono garantire il giusto equilibrio.